Vuelta a España 2019, Alejandro Valverde loda il compagno: “Nairo è stato fenomenale, non potevamo chiedere di meglio”
Risplende l’iride di Alejandro Valverde alla Vuelta a España 2019. Il campione del mondo conferma il suo ottimo stato di forma conquistando la sua dodicesima vittoria di tappa nella più importante corsa di casa, ben sedici anni dopo il primo trionfo ottenuto nell’ormai lontanissimo 2003. Il capitano (?) della Movistar ottiene il quarto successo stagionale regolando in una lunga volata Primoz Roglic (Jumbo-Visma), unico che nel chilometro conclusivo è riuscito a seguire il suo cambio di ritmo. In precedenza, era stato il compagno di squadra Nairo Quintana il più attivo nella salita, cercando di andarsene in solitaria, stringendo così anche Miguel Angel Lopez nella morsa del team iberico. Un successo dunque che conferma la doppia strategia del team di Eusebio Unzué, senza realmente al momento stabilire gerarchie precise.
Con la sua grande esperienza, il primo pensiero dopo la vittoria è proprio rivolto alla squadra e al colombiano ion particolare. “Voglio ringraziare la squadra per il grande lavoro – esordisce – Quintana nel finale è stato bravissimo. Volevamo provare a vedere se poteva fare la differenza, ma Roglic e Lopez sono stati molto forti e non lo hanno lasciato andare. Anche io stavo bene e sono rimasto con loro, poi nel finale sono stato in grado di giocarmi la vittoria e conquistare questo bel successo. Ho vinto perché ero il più veloce del gruppetto, ma Nairo è stato fenomenale“.
Al termine di una salita “durissima”, il “nonno del gruppo” ha fatto pesare le sue qualità, correndo l’intera salita con una strategia chiara in testa, seguire e regolare i rivali in volata. Terzo in classifica a pochi secondi dalla Maglia Rossa, per il momento l’Embatido preferisce pensare un passo alla volta, godendosi il trionfo odierno. “Sono molto felice – aggiunge – Vincere una tappa in questa Vuelta in questo modo è qualcosa di fantastico. Ora siamo davanti, abbiamo vinto due tappe, una per uno, non potevamo chiedere di meglio“.
D’altro canto, con la crono ancora da correre, l’uomo più temibile rimane Primoz Roglic. Se in salita c’è infatti grande equilibrio sinora lo sloveno “è il migliore a crono” e questo fa di lui, almeno al momento, “il favorito numero uno”.
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